Auto elettriche: tutto quello che c’è da sapere
Chi ci segue da un po’, sa che cosa pensiamo della mobilità elettrica. Più volte abbiamo parlato dei motivi per cui la transizione non può essere così rapida e dei problemi implicati da un’ipotetica elettrificazione di massa. In questo articolo risponderemo alle domande di chi si sta chiedendo a che punto siamo, qual è la situazione delle auto elettriche allo stato attuale e che cosa c’è da aspettarsi dai prossimi anni.
Auto elettriche: tutto quello che c’è da sapere
L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ci aiuta a fare chiarezza e a rispondere alle domande sollevate. Dall’analisi condotta in uno dei suoi report più recenti (Global EV Outlook) emerge la distanza ad oggi esistente tra lo scenario reale della mobilità elettrica e quello ideale di sviluppo sostenibile al 2030.
Da che cosa dipende questa distanza? L’invito ad attuare delle misure per la sua riduzione, che speranze ha di tradursi in una concreta accelerazione della transizione?
Il 2020 è stato un anno difficile per il mercato globale delle auto, che a causa della pandemia ha subito un brusco calo del 16%. Nonostante questo, le immatricolazioni di auto elettriche sono aumentate del 41%. Circa 3 milioni di auto elettriche sono state vendute a livello globale per una quota corrispondente al 4,6% delle vendite totali. L’Europa ha superato per la prima volta la Cina, prima nel mercato mondiale dei veicoli elettrici.
A che cosa si deve questa crescita?
Molti paesi hanno promosso politiche per la riduzione delle emissioni, con l’erogazione di incentivi sull’acquisto di veicoli ecologici per una spesa complessiva di 14 miliardi di dollari a sostegno della vendita di auto elettriche. Altri due fattori, che sicuramente hanno inciso, sono la graduale diminuzione del costo delle batterie, destinato a scendere ulteriormente, e la presenza di una maggiore propensione da parte dei consumatori all’acquisto di queste auto.
Trend al 2030
I segnali positivi ci sono, tuttavia siamo ancora lontani dallo scenario di sviluppo sostenibile delineato per il 2030.
L’andamento del mercato delle auto elettriche, caratterizzato da un tasso di crescita medio del 30%, fa prevedere un incredibile aumento dei veicoli elettrici da qui a dieci anni. Le previsioni ci parlano di circa 145 milioni di veicoli entro il 2030, a fronte degli 11 milioni del 2020. Le auto elettriche costituiranno circa il 7% della flotta di veicoli stradali.
Ancora troppo poco, considerando lo scenario di sviluppo sostenibile, per il quale al 2030 la quota di veicoli elettrici stimata dovrebbe essere pari al 12%, con ben 230 milioni di auto elettriche vendute.
Che cosa impedisce il decollo delle auto elettriche?
Per soddisfare gli obiettivi dello scenario di sviluppo sostenibile, la quota di auto elettriche dovrebbe crescere ulteriormente.
I governi dovrebbero mettere in atto politiche per promuovere l’introduzione di veicoli a zero emissioni anche nei segmenti dei veicoli medi e pesanti. L’IEA suggerisce di tassare la benzina e il diesel con tassi che riflettano l’impatto negativo che questi carburanti hanno sulla salute umana e sull’ambiente e di applicare ai veicoli una tassazione differenziata in base a quanto inquinano.
Provvedimenti di questo tipo, che da un lato determinerebbero un incremento della domanda di veicoli elettrici, dall’altro costringerebbero a fare i conti con i limiti della rete e di infrastrutture di ricarica non adeguate. Bisognerebbe costruire nuove centrali elettriche con energia generata a partire da combustibili fossili. Un intervento di questo tipo non solo richiederebbe tempo, ma non risolverebbe neppure il problema delle emissioni: si limiterebbe piuttosto a spostarlo dalle strade alle centrali.
Questi sono solo alcuni dei motivi per cui il passaggio di massa alle auto elettriche non può avvenire nel breve periodo. Il nostro invito è a considerare, nel frattempo, altre opzioni. Il sistema di conversione delle auto tradizionali in veicoli ibridi-solari, sviluppato nell’ambito del progetto LIFE-SAVE, fa parte del ventaglio di soluzioni alternative che possono essere prese in considerazione per far fronte al problema delle emissioni e contribuire all’accelerazione della transizione verso una mobilità più sostenibile.